Tuesday, February 26, 2008

mal d'Africa(2)

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna

un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre

quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto

si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero


ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli

il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose

ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente

gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli

una pentola che cuoce pezzi di dialoghi

come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio

un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente

un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi

e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi

smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente di non riuscire più a sentire niente il battito di un cuore dentro al petto la passione che fa crescere un progetto l'appetito la sete l'evoluzione in
atto l'energia che si scatena in un contatto


io lo so che non sono solo

anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango


e mi fondo con il cielo e con il fango

FANGO- Safari (Jovanotti)


Tuesday, February 19, 2008

swing of thoughts


e ora.. sono riuscita ad arrivare a riva, mi chiedo?
penso di si quando riesco a pensare positivamente al mio futuro e alle innumerevoli prospettive che ho davanti. Ho un'opportunità che non deve essere sprecata: posso essere io artefice del mio futuro.. posso essere io la mente che muove i fili della mia esistenza, sempre nel mio piccolo.
Dopo un blackout durato un anno o più, dove la mia voglia di crescere e progredire è stata soppressa e incanalata in un unico stretto tunnel.
In quel periodo però ho raccontato ed ascoltato tante storie, quelle che le persone ti raccontano spontaneamente, perchè hanno bisogno che qualcuno si faccia per un attimo specchio della loro esistenza, per rafforzare l'idea che hanno di loro stessi e degli avvenimenti in quel preciso istante.. quella terapia che viene detta della parola..
Quale anestetico migliore per i propri guai se non quello di potersi trasformare per un attimo in un altro soggetto, un'altra esistenza ? così ho gioito, sofferto, lottato, amato, odiato assieme a ciascuna delle persone con le quali sono entrata in contatto. Questo entrare ed uscire da tante vite a mio piacimento.. per la durata non superiore all'ora di terapia mi ha tenuto ancorata in una postura fissa.. come quella che tengono le così dette statue viventi.. gli artisti di strada che a volte si vedono in città. Adesso il cambiamento non può più aspettare. A portami a questo è stata una frattura netta ed improvvisa in un palazzo nuovo ancora in costruzione e non la lucida consapevolezza . Tutta una questione di tempistica e di approccio agli avvenimenti che preannunciavano la tempesta.. ho visto che il palazzo sarebbe crollato e sono rimasta ferma immobile. Ora che non ci sono altro che macerie devo rimboccarmi le maniche ed iniziare una nuova costruzione. Questa volta però devo mettere più attenzione alle fondamenta ( ovvero a me stessa).
Ma da che parte iniziare?
ho deciso di prendere le cose con calma, è stato uno shock e tutto deve essere catalogato e rielaborato prima di un nuovo approccio.
penso di no quando mi sento confusa e spaesata.. come davanti ad un immensa torta dai confini incerti e non so proprio da che parte iniziare per cominciare a morderla.. perciò mi limito ad osservarla aspettando che sia lei a fare il primo passo verso di me.. pur sempre terrorizzata all'idea che possa nuovamente travolgermi.
Sono ancora in alto mare quando non riesco ad apprezzare e godere delle piccole cose, dei piccoli gesti che persone che amo fanno nei miei confronti solo perchè mi è più facile crogiolarmi nel ruolo dell'incapace di reagire..

il continuo oscillare fra questi due stati d'animo mi dà alla testa.

Friday, February 08, 2008

Closing time


Oggi sono giunta al termine.. si chiude un capitolo della mia esistenza durato un anno.. un anno di abitudini, gesti, rapporti ormai eseguiti senza il minimo sforzo.
quella che viene chiamata routine.

Ancora non ci credo
dopo aver sognato il momento.. ma solo per noia, non con vera cognizione di causa, da martedì, giorno della sua materializzazione, quel sogno di evasione del quotidiano si è trasformato in un incubo, un vuoto.
Forse solo lunedì oppure martedì al suono della sveglia inizierò davvero a rendermene conto..e ora??


Oggi è una giornata soleggiata ma ventosa. il vento è una vera e propria forza vitale che annuncia l'arrivo di una tempesta ma anche la fuoriuscita del sole.
quando soffia c'è aria di cambiamento.
Sono ormai due anni che il vento nella mia vita non smette mai di soffiare.. in questo tempo ho visto crollare una ad una le mie certezze, e crescere ed espandersi ansia, paura ed angoscia che mi hanno fatto rifugiare in un piccolo sgabuzzino pieno di ritmi regolari, monoton
i. Ho cercato di controllare tutti gli aspetti della mia esistenza in uno schema prefissato sempre uguale. Questo mi dava l'illusione di sicurezza ed inattaccabilità. Ma a poco a poco sotto la spinta del vento anche questo sgabuzzino è crollato e mi sono ritrovata nuovamente in balia del vento.
La tentazione di trovare un altro rifugio simile a quello è fortissima, questo mi impedirebbe di affrontare le mie paure e le mie angosce.. di affrontare il vento a testa alta, corpo eretto.
E' veramente dura
riuscirò a resistere con il solo peso del mi
o esile corpo a questa nuova tempesta?




in altre parole.. per dirla in breve
E' ormai passato un anno quando mi imbarcai, da un piccolo porticciolo, su una nave di piccola taglia, antica ma accoglien
te.. il caso ha voluto che passassi proprio da lì quando stavano cercando di sostituire un componente dell'equipaggo.. ed è così che è iniziata la mia avventura.. il personale di bordo e la collega erano gentili, l'ambiente era tranquillo e riuscivo a svolgere i miei compiti in autonomia. Per 365 giorni la mia vita è stata scandita dai ritmi della navigazione..pian piano ciò che era novità si è trasformato in routine..una serie di azioni regolari tutte uguali e monotone che riempivano le giornate e mi davano un senso di sicurezza e tranquillità..
Eppure dal pontile guardavo spesso il porto.. osservavo le persone, il loro evolversi , mutare.. e allora quella mia staticità regolare mi sembrava stretta.. avrei voluto gettarmi in mare e raggiunger
e la riva per unirmi ad un nuovo equipaggio e ad una nuova inbarcazione.
Dopo tanti mesi di navigazione conosce
vo la mia barca alla perfezione.. tutti i suoi pregi e i suoi difetti.
Da una parte stava nascendo in me un fuoco, un vento che man mano diventava sempre più forte, che mi spingeva a cercare altro per migliorarmi; dall'altro una paura paralizzante per l'ignoto. Poi pochi giorni fa, mentre pensavo alle persone sulla riva, il ponte da dove li stavo osservando si è rotto improvvisamente e sono caduta in mare.. ora sto annaspando e cerc
ando di recuperare le forze per nuotare fino a riva. E poi una volta arrivata che cosa mi succederà?
non ne ho la più pallida idea.


Closing time
Open all the doors and let you out into the world
Closing time
Turn all of the lights on over every boy and every girl
Closing time
One last call for alcohol so finish your whisky or beer
Closing time
You dont have to go home but you cant stay here

I know who I want to take me home (3x)
Take me home

Closing time
Time for you to go out to the places you will be from
Closing time
This room wont be open till your brothers or your sisters come
So gather up your jackets
Move in to the exits
I hope you have found a friend
Closing time
Every new beginning comes from some other beginnings end

I know who I want to take me home (3x)
Take me home

Closing time
Time for you to go out to the places you will be from

I know who I want to take me home (3x)
Take me home

I know who I want to take me home (3x)
Take me home

Closing time
Every new beginning comes from some other beginnings end

Closing time dei Semisonic dedicata ad Olga e ai nostri 365 giorni passati insieme

Your Mind is Orange
Of all the mind types, yours is the quickest. You are usually thinking a mile a minute, and you could be thinking about anything at all. Your thoughts are often scattered and random - but they're also a lot of fun! You tend to spend a lot of time thinking about esoteric subjects, the meaning of life, and pop culture.
What Color Is Your Mind?