halloween

Halloween..una festa americana, di origine irlandese, che sta prendendo piede anche in Europa. questo è quello che viene raccontato in questi giorni.
Ma la festa era presente nell'antichità anche nel vecchio continente.
la notte fra il 31 ottobre e il primo novembre veniva considerata in agricoltura come uno spartiacque fra il raccolto e la semina( i celti festeggiavano il capodanno in questa data). In questa notte, si credeva che i morti potessero acquisire la capacità di ritornare sulla terra. E questa credenza dava il via ad una festa in maschera, la produzione di dolcetti come le Fave dei morti. Anche la zucca, svuotata e modellata a forma di teschio stava a simboleggiare i morti che, per qualche motivo, erano costretti a vagare per la terra come spiriti. Questa festa avveniva due volte l'anno , e si ripeteva nella notte fra il 23 e 24 giugno, quella che segna il sostizio d'estate, quando le giornate smettono di allungarsi e iniziano ad accorciarsi..anche in questa notte, si credeva, i morti acquisivano la capacità di ritornare sulla terra.
queste feste popolari erano un modo di esorcizzare la paura della morte.
da "le storie.rai.it puntata del 1/11/06"
per saperne di più:
Baldini
"Halloween"
einaudi editore

pioggia e umidità

pioggia e umidità
cammino svelta sotto i portici della mia città
percorro un tratto scoperto
cercando di evitare l'acqua
grondante dagli ombrelli dei passanti
ed evitare l'apertura di quelli che escono dai negozi.
che strana sensazione la pioggia in testa
percepisco le gocce che si fermano
sul cuoio capelluto, lì dove i capelli sono più radi
per la chioma asimmetrica che porto
le sento unirsi come in gocce di sudore
ma è un sudore freddo.
imbocco la mia via
sprovvista di portici
i capelli arruffati e sconvolti
l'aria stanca
passano alcune macchine e moto
mi volto per vedere se qualcuno mi riconosce
all'improvviso un'auto mi supera, poi rallenta, riparte
la persona al volante,io riconosco all'istante
ma probabilmente mi sbaglio.
metamorfosi
in una sera di pioggia.

mal d'Africa(1)

In questi giorni mi sento così.
imprigionata
dentro la mia incapacità
di progredire nel lavoro
rinchiusa
dentro a rapporti sociali malati
stanca
d'intrufolarmi come una ladra
dentro la vita e la casa
di uomini sbagliati,
tenendo in piedi
relazioni prive di senso
incapace
di essere competitiva
in un mondo
che fa di tutto per schiacciarti
delusa
dopo notti insonni
alla ricerca di me stessa
terrorizzata ma innamorata
della vita
mi rifugio dietro ad un album di fotografie.
un album di ricordi
dal passato recente che inizia a sfumare,
dove ho visto persone libere
vivere in semplicità e armonia.
Africa
così bella e spietata
risucchi dentro
ad una vertigine
i tuoi visitatori
mettendoli a contatto con
le parti più profonde e primitive
del proprio essere e dell'universo.


E io
affaticata e priva di entusiasmo
avanzo barcollando
dentro
un vagone stracolmo di gente e letame
all'ora di punta
un lunedì mattina.